PROGETTO TARGET: riunione della Community of Practice

 Il 6 marzo scorso la  Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, Partner del progetto europeo TARGET, Taking a Reflexive approach to Gender Equality for institutional Transformation, ha invitato la sua Community of Practice (ricercatori, personale medico e personale amministrativo di enti ospedalieri e università) ad un incontro per discutere la tematica dei Gender Equality Plan negli istituti di cura e nei centri di ricerca lombardi.

Un Gender Equality Plan (GEP) è un piano di azione, adottato da un ente od un’istituzione, nel quale vengono stabilite misure, azioni e strumenti per l'implementazione, per il monitoraggio e la valutazione di politiche per l’eguaglianza di genere. 

La stesura di un GEP è sempre preceduta da un Gender Equality Audit, ovvero un controllo su come l'uguaglianza di genere sia effettivamente istituzionalizzata nelle politiche, nei programmi, nelle strutture organizzative e nelle procedure dei singoli enti.

In quest’ottica si inserisce il progetto TARGET, di cui uno degli scopi è appunto favorire l’adozione di un GEP al termine di un processo di “riflessione” che deve essere messo in atto dall’ente stesso con il supporto di una Community of practice, intesa quale comunità di individui (stakeholders) che condividono un obiettivo (in questo caso, l’implementazione di politiche per la parità di genere).   

Durante l'incontro è stato affrontato il tema della redazione di un GEP e della raccolta dati sulla rappresentanza di genere all'interno delle istituzioni.

In particolare, dopo un’introduzione al progetto da parte della Direttrice di FRRB, Marina Gerini, e di Barbara De Micheli della Fondazione Giacomo Brodolini, ente Partner del progetto europeo, la FRRB ha presentato il proprio Gender Equality Plan, adottato ad Ottobre 2018 ed al momento in via di implementazione, con l’adozione di indicatori e milestones.  

La FRRB ha in seguito presentato alcuni dei dati emersi dai Gender issues survey raccolti in occasione del bando “Progetti in rete” del 2018.  Queste survey, la cui compilazione era obbligatoria per la presentazione della proposta progettuale, puntavano a descrivere la struttura di un ente sulla base della rappresentatività di genere. A titolo di esempio, le domande richiedevano quale fosse la rappresentanza femminile (e maschile) in ruoli di direzione o in ruoli di ricerca.

Ne è emersa una situazione in cui la rappresentanza femminile è molto importante ma tuttavia ancora molto scarsa nei ruoli decisionale e di direzione

La discussione ha suscitato un interessante ed importante dibattito sulle difficoltà di raccogliere ed interpretare i dati, soprattutto alla luce delle differenze strutturali fra gli enti partecipanti al Bando (Università, IRCCS e ASST).

Ciò che è stato messo maggiormente in luce tuttavia è la finalità di questa raccolta dati, che non vuole essere un mero esercizio contabile quanto piuttosto un’occasione per riflettere sulla propria struttura, e su quali azioni possano essere messe in pratica in un’ottica di eguaglianza di genere. La FRRB ha dichiarato il proprio impegno nel proseguire con la raccolta dati, con una migliore definizione delle domande e un più esplicito riferimento alla finalità della raccolta. 

Un importante contributo all’incontro è stato fornito dalla Dott.ssa Barbara Garavaglia della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta, la quale ha presentato il percorso che ha portato, a dicembre 2018, all’approvazione del GEP dell’istituto. 

L’intervento ha dato avvio ad un notevole dibattito fra i partecipanti, i quali hanno riferito delle difficoltà riscontrate nel recuperare i dati necessari, le perplessità di alcuni esponenti dei propri enti ad accettare l’idea che favorire l’eguaglianza di genere non sia in contrasto con le politiche del merito o dell’eccellenza in ricerca, il ruolo che l’adozione di un GEP può avere nel rivedere e riconsiderare una struttura di ricerca.

In particolare, sono emerse alcune richieste affinché FRRB renda obbligatoria l’adozione di un GEP per poter partecipare ai propri bandi.  La FRRB si riserva di riflettere su questa proposta.

L’evento del 6 marzo si è poi concluso con un ringraziamento sentito a tutti i partecipanti ed un riconoscimento di come l’eguaglianza di genere sia un tema chiave soprattutto in ambito di ricerca ed eccellenza scientifica.

La FRRB si adopererà affinché-tramite i suoi bandi ed il suo impegno nel progetto TARGET- le politiche per l’eguaglianza di genere diventino strumento per rafforzare la ricerca biomedica regionale e rappresentino un esempio a livello nazionale.