La privacy e i dati per la ricerca

Il Direttore di Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, il Dott. Luigi Cajazzo, ha pubblicato un articolo su Il Sole 24 Ore: "Per lo sviluppo della ricerca, privacy da alleggerire sulla raccolta dati degli Irccs".

Nell'articolo il Direttore riporta alcune riflessioni in merito alla normativa europea sulla privacy in relazione alla ricerca scientifica, un settore particolare per il quale occorre flessibilità regolatoria e interpretativa.
Nonostante le aperture a livello europeo, molti ricercatori italiani si scontrano, ancora oggi, con approcci rigidi che rappresentano un evidente ostacolo al loro operare.

Il Direttore sottolinea come sarebbe auspicabile un intervento interpretativo dell'Autorità garante che sancisca, senza riserve, la possibilità di un utilizzo pieno dei dati di ricerca, ad esempio, consentendo agli IRCCS il trattamento dei dati già raccolti per finalità di ricerca nell'ambito di progetti diversi, ma sempre nell'area disciplinare di riferimento. Altra opzione che dovrebbe essere consentita è quella della condivisione dei dati tra IRCCS appartenenti alla medesima area di specializzazione e coinvolti in un progetto diricerca congiunto.

La ricerca non può avere confini amministrativi e il lavoro di rete, che include il data sharing, è un'arma irrinunciabile per un reale progresso della scienza.

Per leggere l'articolo, seguire il link