Progetto FRRB 1750818 - Decoding the molecular basis of the interplay between neuroinflammation and neurodegeneration in Parkinson’s disease.
Dati del progetto:
Nome e cognome della/del PI |
Dr. Simone Bido |
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Acronimo |
InflammaPark |
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ID progetto |
1750818 |
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Ente ospitante |
IRCCS Ospedale San Raffaele – Milano |
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Patologia di interesse |
Malattia di Parkinson |
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Area di Ricerca |
Neurologia |
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Data di inizio Progetto |
1° maggio 2021 |
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Data di fine Progetto |
30 aprile 2024 |
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Importo assegnato |
€575.420,00 |
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Tipo Progetto |
Individuale |
PROJECT SUMMARY
La malattia di Parkinson (MdP) colpisce circa lo 0,3% della popolazione italiana, una percentuale che sale al 1% per le persone sopra i 50 anni. Le cure attualmente disponibili sono prettamente sintomatiche e non hanno nessun impatto sul decorso della malattia. Questo, unitamente al progressivo invecchiamento della popolazione, prevede un aumento delle spese a carico del sistema sanitario regionale. Agire tempestivamente sulle possibili cause della malattia rappresenta una strategia promettente in quanto permette di fermare o rallentare i processi che portano alla morte neuronale, la quale è irreversibile. Nella MdP è presente, nelle fasi iniziali, una forte componente infiammatoria cerebrale, che sembra avere un ruolo determinante nello sviluppo della patologia. Tale infiammazione, attraverso processi che coinvolgono il sistema immunitario sembra contribuire allo sviluppo di un ambiente locale tossico per i neuroni, aumentandone la fragilità.
Questo progetto si pone lo scopo di comprendere quali meccanismi siano coinvolti nella tossicità mediata dall’infiammazione nell’ottica di sviluppare terapie atte a risolvere o attenuare i processi che portano allo sviluppo della MdP. Per ottenere questi risultati, analizzeremo nel dettaglio le cellule coinvolte nell’infiammazione, sia in modelli murini di Parkinson che su fluidi biologici ottenuti dai pazienti. L’analisi di questi dati ci permetterà di sviluppare una strategia terapeutica basata sull’utilizzo di vettori virali in grado di veicolare molecole antinfiammatorie direttamente nella popolazione cellulare cerebrale di interesse, ottenendo in questo modo una regolazione persistente nel tempo dei livelli di infiammazione locale. Questa strategia potrebbe rappresentare un miglioramento significativo della qualità di vita dei pazienti e un abbattimento importante dei costi relativi al trattamento farmacologico, ed un’estensione del periodo di attiva partecipazione sociale dei pazienti.
Una breve presentazione PowerPoint del progetto è disponibile qui.
Il booklet relativo ai 16 progetti finanziati è disponibile qui.