PROGETTO VITA for NAFLD

Progetto FRRB 1749055 - A very innovative therapeutic approach for non-alcoholic fatty liver disease and its complications

Dati del progetto:

 

Nome e cognome della/del PI

Dr.ssa Alessia Pagani

pagani

Acronimo

VITA for NAFLD

ID progetto

1749055

Ente ospitante

IRCCS Ospedale San Raffaele - Milano

Patologia di interesse

Steatosi Epatica non alcolica

Area di Ricerca

Malattie metaboliche

Data di inizio Progetto

1° marzo 2021

Data di fine Progetto

29 febbraio 2024

Importo assegnato

€ 599.540,00

Tipo Progetto

Individuale

 

PROJECT SUMMARY

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) comune nei paesi occidentali è caratterizzata dall'accumulo di grasso nel fegato ed è frequente nei pazienti obesi e diabetici. Infiammazione, suscettibilità genetica ed alterazioni nel metabolismo del ferro contribuiscono al suo sviluppo e alla progressione verso steatoepatite (NASH), cirrosi e epatocarcinoma. Purtroppo, non esistono terapie specifiche. Il fegato è centrale nella regolazione del metabolismo lipidico e del ferro, due processi strettamente connessi: infatti un eccesso di ferro negli epatociti favorisce dislipidemia e NAFLD, mentre l’aumento del pathway di segnale che regola l’ormone del ferro epcidina attenua l’epatosteatosi. Il meccanismo molecolare non è noto, ma abbiamo ipotizzato che SUV420H, un regolatore epigenetico del metabolismo lipidico che modula il fattore di trascrizione lipidico PPAR, potrebbe rappresentare il crocevia tra steatosi epatica e metabolismo del ferro. L’obiettivo del progetto è indagare il ruolo di SUV420H nello sviluppo e progressione della NAFLD in modelli murini con finalità di prevenzione e trattamento. Dopo aver generato topi privi di Suv420h nel fegato, abbiamo valutato la loro risposta ad una dieta che induce NAFLD-NASH.  Topi privi di Suv420h epatico rispondono in maniera più blanda alla dieta rispetto ai controlli, con ridotto incremento di peso, minor epatomegalia e steatosi, e minore ipertrofia dei tessuti adiposi. Sono anche parzialmente protetti da NASH, con meno fibrosi e infiammazione, suggerendo quindi un effetto protettivo allo sviluppo di NAFLD-NASH dovuto all’assenza di Suv420h. Abbiamo avviato uno studio preclinico per silenziare a livello epatico sia le metiltransferasi che un inibitore di epcidina, e risultati preliminari evidenziano che l’uso di queste molecole protegge parzialmente dalla progressione della NAFLD verso steatoepatite. 

Una breve presentazione PowerPoint del progetto è disponibile qui.

Il booklet relativo ai 16 progetti finanziati è disponibile qui.